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Un’autobiografia che è anche il racconto di un Paese, l’Egitto, dilaniato da contraddizioni e contrasti nella vita intellettuale del Cairo negli anni Cinquanta e Sessanta.
Un’autobiografia che è anche il racconto di un Paese, l’Egitto, dilaniato da contraddizioni e contrasti nella vita intellettuale del Cairo negli anni Cinquanta e Sessanta. In Carte private di una femminista non c’è cesura tra personale e collettivo, anzi, è la storia stessa a dare il ritmo alla narrazione e ogni accadimento nazionale lascia impronte nelle vicende private dell’autrice. Due matrimoni falliti, il carcere politico, la lotta per poter esercitare i propri diritti: la vita di Latifa è emblema del complesso rapporto tra prigionia e libertà nella vita politica, ma anche in quella affettiva. Una narrazione introspettiva e coivolgente, che non nasconde le debolezze e i pensieri più intimi di una donna militante e di un’intellettuale tra le più autorevoli del mondo arabo.
Latifa al-Zayyat, scrittrice, critica letteraria e accademica, è un’icona del patriottismo e del femminismo egiziano e delle battaglie per i diritti umani. Dopo aver conseguito il dottorato, insegna Letteratura Inglese all’università ‘Ayn Shams. Nel 1996 è stata insignita del Premio Letterario dello Stato egiziano. È autrice anche di La porta aperta, romanzo divenuto celebre anche grazie all’adattamento cinematografico.
Informazioni aggiuntive
Anno di pubblicazione | 2014 |
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Codice ISBN | 9788878014626 |
N° pagine | 196 |