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L’attribuzione dell’Aurora consurgens al sommo teologo della cristianità ancora oggi è oggetto di dibattito. Ci resta in ogni caso un testo di grande potenza visionaria, un capolavoro dell’alchimia medievale e di tutti i tempi. È molto credibile l’ipotesi secondo cui ne sarebbe l’autore il Doctor Angelicus, soprattutto se si pensa al suo ultimo travagliato anno di vita. Dopo aver posto per decenni l’esperienza tangibile al centro del processo cognitivo, illuminato da Dio, – proponendo di fatto la non contraddittorietà tra scienza e fede – e dopo aver cercato con il suo pensiero dei punti di raccordo tra platonismo e aristotelismo, Tommaso ebbe un’esperienza mistica conturbante
L’attribuzione dell’Aurora consurgens al sommo teologo della cristianità ancora oggi è oggetto di dibattito. Ci resta in ogni caso un testo di grande potenza visionaria, un capolavoro dell’alchimia medievale e di tutti i tempi. È molto credibile l’ipotesi secondo cui ne sarebbe l’autore il Doctor Angelicus, soprattutto se si pensa al suo ultimo travagliato anno di vita. Dopo aver posto per decenni l’esperienza tangibile al centro del processo cognitivo, illuminato da Dio, – proponendo di fatto la non contraddittorietà tra scienza e fede – e dopo aver cercato con il suo pensiero dei punti di raccordo tra platonismo e aristotelismo, Tommaso ebbe un’esperienza mistica conturbante. Confessò al suo segretario, Reginaldo da Piperno, di essersi sbagliato: c’era una terza via alla conoscenza del mondo, alternativa a quelle tracciate dai grandi maestri dell’antichità. Tutto ciò che aveva scritto fino ad allora gli sembrava essere “paglia”, al punto da lasciare incompiuta la scrittura della Summa theologiae. Lo stesso Reginaldo raccontò questo episodio a Bartolomeo di Capua, che lo riporta negli atti per la canonizzazione. E Guglielmo Tocco, nella sua biografi a di Tommaso, non esita ad attribuire il libro di alchimia intitolato Aurora consurgens al filosofo della Scolastica.
Tommaso D’Aquino, (Roccasecca, 1225 – Fossanova, 1274) fu il pensatore forse più importante del Medioevo. La sua influenza, nell’ambito della Chiesa cattolica, è rimasta tutt’oggi fondamentale. Fu canonizzato nel 1323 da papa Giovanni XXII.
Informazioni aggiuntive
Anno di pubblicazione | 2017 |
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Codice ISBN | 9788878015654 |
N° pagine | 112 |
Prefazione di | Enrico Varèse |

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