Solo uno sguardo di carne e di spirito, mosso dall’Eros, votato al piacere, può soddisfare la sete prima e ultima della Visione, cioè l’incontro del visibile con l’invisibile. Ed è solo attraverso la “copula suprema”, consumata tra gli occhi e il Cielo, che lo sguardo può veramente andare diritto al cuore pulsante, primitivo, originario ed estremo delle cose e dell’uomo.